L’intervento chirurgico viene praticato in regime ambulatoriale con una semplice anestesia locale. Il chirurgo dovrà asportare il neo in maniera radicale, che significa resecare una losanga di pelle che comprenda il nevo ed il tessuto sottocutaneo: è molto importante che nell’effettuare l’intervento il chirurgo asporti margini di pelle di almeno 2-3 mm. oltre la lesione del nevo. La losanga di cute asportata verrà successivamente esaminata istologicamente per definirne tutte le sue caratteristiche.
Nei casi in cui l’esame istologico dovesse dimostrare che si è verificata una trasformazione in melanoma, l’ampiezza e l’integrità dei margini di resezione, saranno la garanzia che l’intervento è stato praticato in maniera radicale. L’intervento chirurgico si conclude con una accurata sutura della pelle con sottili fili che andranno rimossi dopo circa 10 giorni. Il decorso postoperatorio è del tutto indolore d in questo periodo di tempo il paziente potrà svolgere tutte le sue attività evitando unicamente di sfregare l’area dove è avvenuto l’intervento chirurgico.
Nell’unghia incarnita il margine dell’unghia cresce dentro al solco ungueale e nella cute che circonda la parete ungueale. Si forma così una ferita che viene invasa da batteri e funghi normalmente presenti sulla cute. Questo determina un processo infiammatorio locale che spesso conduce all’infezione paraungueale.
Se l’incarnimento è grave, la piega laterale è infiammata, sanguina, vi è secrezione purulenta, è necessario asportare la porzione di matrice che dà origine alla parte laterale della lamina. Questa porzione di matrice è situata in profondità e lateralmente nella falange per cui non viene distrutta se ci si limita a estrarre chirurgicamente l’unghia malata.
Questo spiega perché gli interventi di avulsione dell’unghia, oltre ad essere dolorosi e invalidanti, non risolvono definitivamente il problema. Il miglior trattamento dell’unghia incarnita grave è la fenolizzazione: l’intervento, in anestesia locale, dura circa 20-30 minuti; si usa fenolo all’88% per distruggere chimicamente la matrice laterale dell’unghia. Il fenolo ha diverse proprietà che lo rendono “insostituibile”: è antisettico quindi evita la comparsa di infezioni e non rende necessaria la terapia antibiotica dopo l’intervento; è anestetico e quindi il post-operatorio non è doloroso; è cicatrizzante per cui dopo 2-4 settimane il dito è in genere guarito.